Francesco Petroni Archivio Foto - ANALOGICO DIGITALE CONVERSIONE
Atmosfere, luoghi, persone...di circa cinquant'anni fa. Sito privato in continua Lavorazione e Crescita.
Al 31 marzo 2025 circa 3.600 foto, aggiornamenti bimestrali, prevedibili oltre 5.000 foto a fine anno.
Collezione di Siti Monopagina in cui pubblico estratti pressochè casuali delle 10.000 foto che sto selezionando e classificando.
Non è un Sito Social, tipo Facebook, ma piuttosto un Archivio di FOTO minimamente classificate e non trattate esteticamente.
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LA FOTOGRAFIA: QUANDO NON C'ERA IL DIGITALE E NON C'ERA IL WEB
La Fotografia è nata quasi due secoli fa e deve la sua nascita e la sua crescita alla Chimica.
In particolare ad una reazione fotochimica che avviene quando la luce colpisce i composti chimici presenti nel materiale fotosensibile, come il Solfuro d'Argento.
Questi composti venivano "spalmati" su un supporto, prima Lastre poi Pellicole, da usare nelle varie apparecchiature del Fotografo, dilettante o professionista che fosse.
I supporti, chiamati Negativi, una volta esposti alla luce necessitavano di un successivo passaggio, le Sviluppo che a sua volta avveniva utilizzando altri componenti chimici.
L’ultima fase era il Fissaggio che interrompeva il processo precedente e rendeva il negativo stampabile (finalmente).
Veniva stampato il negativo (trascuro la variante Positivo, legato alle “vecchie” diapositive) usando la
Carta Fotografica
(anche questa con un suo strato di composti chimici)
che a sua volta prevedeva un suo processo in due fasi: immersione in una vaschetta con liquidi ed in cui la carta comiciava a far apparire l’immagine.
Tutto questo processo, tutte le varie apparecchiature, tutti i liquidi, ecc. oggi non si usano quasi più “per colpa” delle tecnologie digitali
ormai evolute al punto che ormai le troviamo anche nei normali cellulare, nelle macchine fotografiche digitali e nei computer.
LA FOTOGRAFIA DIGITALE: MACCHINE FOTOGRAFICHE DIGITALI E SMARTPHONE
Invece della pellicola esiste un Sensore che “cattura” la Luce e che quindi è il successore della pellicola e non necessita di nessun trattamento dopo lo scatto.
Dopo la “cattura” uno speciale Processore converte il risultato della cattura in un formato digitale in sostanza in una Immagine Digitale,
in pratica un File,
e che può essere controllata prima dello scatto nel mirino della macchina o nello schermo del cellulare.
Di questi File esistono vari formati adatti ai vari utilizzi da quello più professionale a quello più immediato come la condivisione della foto con WhatsApp,
variano la dimensione in temini di pixel, il numero dei colori, il livello di compressione necessaria per diminuire la pesantezza del file ottenuto, ed altro.
IL PASSAGGIO DEL TESTIMONE: PERCHE’ E COME CONVERTIRE I VECCHI NEGATIVI IN FILE DIGITALI
Il negativo è un oggetto molto delicato, anche se conservato con cura, può invecchiare, può impolverarsi e quindi quasi sempre diminuisce la sua qualità spesso al punto di renderlo inutilizzabile.
La cosa migliore è Digitalizzarlo (conversione da Analogico a Digitale).
Si usa uno Scanner (ce ne sono di varia qualità) che dispone di un sensore e di un processore che risolvono la lettura e la conversione ed infine di una Unità di Memoria sulla quale salvare, anzi letteralmente mettere in salvo, la foto.
UN DOMANDA: IN UN MONDO DIGITALE UNA FOTO CORRISPONDE AD UN FILE?
Come detto sopra, ovviamente SI, e nascono altre cento domande: Come è fatto? Come si fa a capire se una foto è BN o Colori?
Come viene tradotto in numero un colore? Ma il Colore è un Concetto Analogico o un Concetto Digitale? Questo file lo posso stampare? Lo posso inserire in un documento? Quali tipi di manipolazione posso farci? E se si come lo posso manipolare, ecc.
QUALI PASSAGGI HO DOVUTO FARE PER CONVERTIRE I MIEI VECCHI NEGATIVI IN IMMAGINI DIGITALI
Scannerizzazione ad Alta Risoluzione del negativo (mediamente 3600 per 2400 pixel per i negativi 35mm, che misurano 36 per 24 mm).
Piccoli interventi sul file (eliminazione macchie dovute alla polvere, eventuale aumento del contrasto dei negativi ingrigiti causa tempo, eventuale smarginatura, ecc.).
Nessun intervento sulla composizione della immagine. Nessun intervento di tipo Special Effects.
Infine riduzione delle dimensioni del file in termini di pixel per allegerirlo e renderlo adatto alla pubblicazione sul Web. In caso di Stampa è meglio la scannerizzazione da Alta.
EFFETTI SPECIALI: ALCUNE MANIPOLAZIONI DIGITALI POSSIBILI IN FASE DI PUBBLICAZIONE SUL WEB
Due tipi di manipolazioni, quelle che intervengono sul file per modificarlo (ad esempio una foto a colori che viene convertita in bianco e nero) o a parità di file manipolazioni con strumenti del Web.