Francesco Petroni Archivio Generale delle Foto - Scattate tra 1970 1980
Atmosfere, luoghi, persone...di circa cinquant'anni fa - Musica di quegli anni
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La Fotografia: quando non c'era il digitale e quando non c'era il Web
La Fotografia è nata quasi due secoli fa e deve la sua nascita e la sua crescita alla Chimica.
In particolare ad una reazione fotochimica che avviene quando la luce colpisce i composti chimici presenti nel materiale fotosensibile, come il Solfuro d'Argento.
Questi composti venivano "spalmati" su un supporto, prima Lastre poi Pellicole, da usare nelle varie apparecchiature del Fotografo, dilettante o professionista che fosse.
I supporti, chiamati Negativi, una volta esposti alla luce necessitavano di un successivo passaggio, le Sviluppo, che a sua volta avveniva utilizzando altri componenti chimici.
L’ultima fase era il Fissaggio che interrompeva il processo precedente e rendeva il negativo stampabile (finalmente).
Veniva stampato il negativo (trascuro la variante Positivo, legato alle “vecchie” diapositive) usando la
Carta Fotografica
(anche questa con composti chimici)
che a sua volta prevedeva un suo processo in due fasi: immersione in una vaschetta con liquidi ed in cui la carta comiciava a far apparire l’immagine che veniva "fissata".
Tutto questo processo, tutte le varie apparecchiature, tutti i liquidi, ecc. oggi non si usano quasi più “per colpa” delle tecnologie digitali
ormai evolute al punto che ormai le troviamo anche nei normali cellulari, nelle macchine fotografiche digitali e nei computer.
La Fotografia: Macchine digitali e Smartphone
Invece della pellicola esiste un Sensore che “cattura” la Luce e che quindi è il successore della pellicola e non necessita di nessun trattamento dopo lo scatto.
Dopo la “cattura” uno speciale Processore converte il risultato della cattura in un formato digitale in sostanza in una Immagine Digitale,
in pratica un File,
e che può essere controllata prima dello scatto nel mirino della macchina o nello schermo del cellulare.
Di questi File esistono vari formati adatti ai vari utilizzi da quello più professionale a quello più immediato come la condivisione della foto con WhatsApp,
variano la dimensione in temini di pixel, il numero dei colori, il livello di compressione necessaria per diminuire la pesantezza del file ottenuto, ed altro.
Il passaggio del testimone: come e perchè e come convertire i vecchi negativi in file digitali
Il negativo è un oggetto molto delicato, anche se conservato con cura, può invecchiare, può impolverarsi
quindi quasi sempre diminuisce la sua qualità spesso al punto di renderlo inutilizzabile.
La cosa migliore è Digitalizzarlo (conversione da Analogico a Digitale).
Si usa uno Scanner (ce ne sono di varia qualità) che dispone di un sensore e di un processore che risolvono la lettura e la conversione.
La foto ormai diventata un file digitale, può essere salvato in una Unità di Memoria sulla quale letteralmente mettere in salvo, la foto.